Da L’ITALIA SEPOLTA SOTTO LA NEVE
(Parte prima)
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Lavora una talpa nel giardino degli acquazzoni d’
aprile mese crudele.
Aprile s’affaccia, brucia, brucia le foglie appena,
sui fogli
scritti appena scritti.
Così calmo. Anche il mese crudele. Si spegne.
Aprile viaggia su strani arcobaleni.
Saluterà la terra.
Ciò che lui ha detto ha fatto. Così è scritto.
Lascia
cadere parole
un uomo
vecchio alle spalle le raccoglie piangendo.
Sul nome di antichi poeti le rovine edificano
pietre edifica il tempo.
Oggi piove.
È sereno.
Il mese sereno crudele
scioglie le
montagne del tempo, il fiume è
neve.
In
quell’estate i giorni con pause impenetrabili.
Racconta per telefono notizie della guerra
era
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